schola picola

calegheri e zavateri

SESTIER DE

S. POLO

L'Arte dei calegheri e zavateri riuniva gli artigiani calzolai di nazionalità italiana e comunque non tedesca (che avevano una loro schola) che lavoravano in ambiti ben separati: i calegheri adoperavano cuoio nuovo per scarpe e stivali, viceversa gli zavateri usavano cuoio vecchio per ciabatte e zoccoli.

Nel 1773 il censimento contava: 338 capimaestri, 181 garzoni, 653 lavoranti; 340 botteghe, 22 "posti chiusi", 165 "inviamenti".

CONTRADA

S. TOMA'

 

<< va indrìo

ti vol 'ndar a veder

la Mariegola ? >>

ti xe un forastier inluminà ?

va a st'altre

Arti de vestirse


spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

 

Istituzione

29 dicembre 1446 (mariegola) 1271 (Capitolare) altri: 15 luglio 1383

Colonnelli

socholari (zoccoli); patitari (pattini o suole di legno adattate al piede con striscie di cuoio); calegheri (calzari, scarpe e stivali nuovi); zavateri di arte vechia (che riparavano le scarpe usate); solari (tagliavano le suole sulle pezze di cuoi per venderle al pubblico che le usava sotto le calze, in sostituzione delle scarpe)

Sede

in campo San Tomà

Mariegola

smarrita. Altra documentazione presso l'Archivio di Stato, Venezia

Insegna

olio su tela del 1729, conservata presso il Museo Correr, Venezia

Condizione

Scuola "aperta"

Arte

di consumo

Patrono

Sant'Aniano

Chiesa

San Tomà (in precedenza: Carità)

Altare

di Sant'Aniano, secondo a destra

Magistrature

di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Provedadori sora la Giustizia Vechia (disciplina ed economia)

Magistrato alle Beccarie (consumo di pelli)

Colegio a la Milizia da Mar (gravezza pubblica)