la mariegola

schola de l'Anunciazion

dei fritoleri (o furatoleri)

SESTIER DE

CASTELO

Nel febbraio del 1620, con autorizzazione dei Provedadori da mar, 34 appartenenti all'Arte dei fritoleri riuniscono il Capitolo presso la chiesa dei Servi, dovendo attuare quanto disposto dal Senato il 25 settembre 1595, circa l'obbligo per ogni Arte di concorrere alle spese per il pagamento della Milizia da Mar.

Nel marzo del 1620, i 52 membri della schola decidono di contribuire ogni anno quanto occorra per il mantenimento di otto galeotti; nel 1636 tuttavia, nonostante le buone intenzioni, il Capitolo della schola si riunisce presso l'edificio della schola dei tesseri de panilana, posta a fianco della chiesa di San Simeon Picolo, allo scopo di concordare le misure necessarie a saldare il debito accumulato in riguardo all'impegno assunto per il mantenimento dei galeotti. D'ufficio, il numero di galeotti da mantenere verrà ridotto nel 1727 da sei a cinque, dovendo così la schola versare annualmente sei ducati per ciascuno di essi.

Nel 1637 viene deciso di far preparare una "tavola dipinta dell'arte", da esporre nell'ufficio della Giustizia Vechia, come nel frattempo avevano già fatto un gran numero di altre Arti cittadine.

Nel 1743 il Capitolo si riunisce nella chiesa della Madalena, dove viene discusso il fatto che la schola, pur antica di ben due secoli, ancora non ha un proprio altare dove celebrare la festa dell'Assunta; viene proposto quindi di concordare con il Capitolo della chiesa della Madalena le condizioni economiche per poter ottenere l'altare di San Gaetano. Nel dicembre dello stesso anno, il Capitolo si riunisce questa volta presso la schola dei cimadori, dove viene deciso che poichè nessun accordo è stato possibile raggiungere per la chiesa della Madalena, si tenti allora con il Capitolo della chiesa di San Boldo, proponendo l'uso dell'altare laterale dedicato al medesimo Santo, in cambio delle consuete offerte annuali.

Giunge il 1765, quando la schola approva di trattare con il Capitolo di San Biasio ai forni, allo scopo di ottenere in uso l'altare di San Nicolò, accordo che viene positivamente concluso dalle parti nel corso dell'anno seguente.

Nel 1767 i Provedadori de Comun concedono alla schola di poter installare un "casello" provvisorio (ossia una piccola baracca) in alcuni campi della città, dall'ultimo giorno di carnevale fino al Venerdì Santo.

Nel 1785 il parroco di San Biasio attesa ai Provedadori de Comun che la schola continua a celebrare la propria festa patronale il giorno 25 marzo.

Nel verbale di soppressione della schola redatto il 20 febbraio 1807, chiusura causata dai decreti napoleonici, è elencato un penelo (stendardo) dipinto con l'Annunciazione.

 


 

CONTRADA

S. BIASIO

AI FORNI

CAMPO

S. BIASIO

AI FORNI

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