schola picola

fritoleri (o furatoleri)

SESTIER DE

CASTELO

L'Arte dei fritoleri (o furatoleri) riuniva gli artigiani che preparavano cibi fritti e altri commestibili, che vendevano poi a buon mercato nelle furatole, in pratica la "tavola calda" dell'epoca. Essi preparavano anche minestroni e maccheroni conditi, e per questa ragione sorse un forte antagonismo con i luganegheri, che preparavano anch'essi minestre. I fritoleri erano in totale 70, distribuiti uno per ciascuna contrada, ad ognuno veniva assegnato un posto fisso chiamato casello, una baracca in legno di forma quadrangolare. Il mestiere era ereditario da padre in figlio, e in mancanza di figli, il Gastaldo nominava un successore, approvato dai Giustizieri Vechi.

CONTRADA

S. BIASIO

AI FORNI

 

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ti vol 'ndar a veder

la Mariegola ? >>

ti xe un forastier inluminà ?

va a st'altre

Arti del magnar


spòstite a la strica de le

Arti e Mistieri

par saverghene de più ...

 

COMUNE DI VENEZIA "Arti e mestieri nella Repubblica di Venezia",

pag.102, Verona 1980

 

 

 


 

Istituzione

1620 (capitolare)

Colonnelli

nessuno

Sede

in chiesa San Biasio

Mariegola

presso l'Archivio di Stato, Venezia, si conserva la mariegola del 1620, 24 febbraio, restaurata nel 1739; altri documenti dal 1620 al 1788

Insegna

olio su tavola del 1784, conservata presso il Museo Correr, Venezia

Condizione

Scuola "chiusa"

Arte

di vittuaria

Patrono

Annunciazione della Beata Vergine Maria

Chiesa

San Biasio (in precedenza San Simeon Picolo, i Servi (1620), San Boldo (dal 4 gennaio 1744 al 20 marzo 1766), Madalena (ma dopo aver chiesto l'uso dell'altare di San Gaetano, il 17 agosto 1743, l'Arte vi rinunciava)

Altare

di San Nicolò

Magistrature

di controllo

Giustizieri Vechi (disciplina ed economia)

Colegio a la Milizia da Mar (gravezza pubblica)