L'Arte dei
forneri riuniva gli artigiani
che oltre a cuocere il
pane, potevano anche venderlo, sia in proprio che per
conto di terzi. Va detto che le casate patrizie e cittadinesche usavano lavorare il pane in famiglia,
dandolo poi a cuocere ai forneri, con loro perditempo e mancato
guadagno. Ai maestri era consentito di tenere in
affitto fino a due forni, inoltre avevano la licenza di cucinare il famoso
pan biscotto per le necessità della marina
commerciale e da guerra.
La statistica del 1773
contava: 62 capimaestri, 22 garzoni, 149 lavoranti; 62 forni aperti, 3
forni chiusi e 65 inviamenti. |